In ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, Cos’è un DPI? Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro eventuali rischi tali da minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.
Quali sono i dispositivi di protezione individuale?
Tutte le norme inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro sono contenute nell’ art. 20 del Decreto Legislativo 81/2008.
L’ articolo 20 stabilisce che, ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro.
Tra le varie disposizioni dettate dalla vigente normativa, i lavoratori devono osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, utilizzando correttamente le attrezzature di lavoro, i mezzi di trasporto e soprattutto i DPI. Ogni lavoratore ha inoltre l’obbligo di utilizzare in modo appropriato i DPI e segnalare immediatamente (art. 78) al datore di lavoro, al dirigente o al preposto eventuali malfunzionamenti.
Quali requisiti devono rispettare i DPI?
L’art. 76 del Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce quali requisiti devono necessariamente avere i DPI.
Nel dettaglio:
- Essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore
- Essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro
- Tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore
- Poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità
Suddivisione dei DPI
I DPI, Dispositivi di protezione individuale, sono suddivisi in 3 categorie.
Appartengono alla prima categoria, i DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità . Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI abbia la possibilità di valutarne l’efficacia e di percepire, prima di riceverne pregiudizio, la progressiva verificazione di effetti lesivi.
Rientrano esclusivamente nella prima categoria i DPI che hanno la funzione di salvaguardare da:
a) azioni lesive con effetti superficiali prodotte da strumenti meccanici (1);
b) azioni lesive di lieve entità e facilmente reversibili causate da prodotti per la pulizia (1);
c) rischi derivanti dal contratto o da urti con oggetti caldi, che non espongano ad una temperatura superiore ai 50 °C;
d) ordinari fenomeni atmosferici nel corso di attività professionali;
e) urti lievi e vibrazioni inidonei a raggiungere organi vitali ed a provocare lesioni a carattere permanente;
f) azione lesiva dei raggi solari.
Appartengono alla seconda categoria i DPI che non rientrano nelle altre due categorie.
Appartengono alla terza categoria, i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI non abbia la possibilità di percepire tempestivamente la verificazione istantanea di effetti lesivi.
Rientrano esclusivamente nella terza categoria:
a) gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici;
b) gli apparecchi di protezione isolanti, ivi compresi quelli destinati all’immersione subacquea;
c) i DPI che assicurano una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e contro le radiazioni ionizzanti;
d) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d’aria non inferiore a 100 °C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione;
e) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d’aria non superiore a -50 °C;
f) i DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall’alto;
g) i DPI destinati a salvaguardare dai rischi connessi ad attività che espongano a tensioni elettriche pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni elettriche;
h) (Omissis) (2).
(1) Lettera cosଠsostituita dall’art. 4, d.lg. 2 gennaio 1997, n. 10.
(2) Lettera abrogata dall’art. 4, d.lg. 2 gennaio 1997, n. 10.
Quando è obbligatoria la formazione?
l’addestramento è indispensabile:
per ogni DPI che, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, appartenga alla terza categoria;
per i dispositivi di protezione dell’udito.